Esplora la vita e la carriera di Vladimir Putin, dall’essere un agente del KGB a diventare uno dei leader più potenti e controversi del mondo.
Vladimir Vladimirovic Putin, nato il 7 ottobre 1952, è spesso descritto come l’ultimo “zar” della Russia. Dall’essere un agente segreto del KGB a diventare il presidente della Federazione Russa, la sua ascesa al potere è stata rapida e impressionante.
Gli anni del KGB e l’ascesa al potere
Nato a Leningrado, Vladimir Putin ha trascorso 17 anni come agente del KGB, lavorando principalmente nell’intelligence straniera. Dopo la caduta del muro di Berlino, ha fatto velocemente carriera, diventando prima premier e poi presidente della Federazione Russa. Durante il suo mandato, ha affrontato sfide come la guerra in Cecenia e ha preso decisioni audaci come l’invasione dell’Ucraina nel 2022.
Il leader controverso
Nonostante le sue realizzazioni, Vladimir Putin è stato spesso al centro di controversie. Accuse di limitare la libertà dei media, l’assassinio di giornalisti e oppositori politici, e l’ingerenza nelle elezioni straniere sono solo alcune delle questioni che hanno circondato il suo nome. Tuttavia, ha anche mostrato una forte determinazione nel portare avanti la sua visione per la Russia, come dimostrato dalla sua decisione di annettere la Crimea nel 2014.
Sotto la guida di Putin, la Russia ha cercato di riaffermare la sua posizione sul palcoscenico mondiale. Che si tratti di sostenere il presidente siriano Bashar al-Assad o di concedere asilo a Edward Snowden, le decisioni di Putin hanno spesso causato tensioni con altre nazioni. Tuttavia, ha anche dimostrato di essere un abile diplomatico, navigando attraverso complesse questioni internazionali. Non ultimo, le continue trattative per eliminare le sanzioni subite.
Mentre Vladimir Putin continua a dominare la politica russa, il suo impatto e il suo retaggio sono ancora oggetto di dibattito soprattutto per l’invasione in Ucraina. Ma una cosa è certa: ha lasciato un segno indelebile nella storia della Russia e del mondo.
